Gerardo Paoletti legge la Morte come fenomeno iconico adoperando come base per i suoi interventi una serie di riproduzioni di stampe antiche. È una “Settimana di bontà” di Max Ernest rivissuta non solo come collage di immagini, ma come analisi di topos attorno alla morte e alle sue fiere rappresentazioni. Certe immagini di scheletri sormontati da grandi teste di uccello ricordano in effetti lo stile del pittore tedesco che spingeva il surrealismo verso una direzione esoterica e antropologica, creando una nuova mitologia. La morte è un passaggio impegnativo non solo per il morituro che ne farebbe a meno, ma anche per chi gli è vicino e vi è coinvolto. Per questo motivo il passaggio tra la vita e la morte deve essere controllato socialmente, deve essere un evento sottratto alla natura da parte della cultura...
Valerio Dehò
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